Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei principali componenti della cannabis, ma a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi ed è legale in molti paesi, tra cui l’Italia.

Negli ultimi anni, il CBD ha acquisito molta popolarità come rimedio naturale per diverse condizioni di salute, dalla gestione del dolore cronico all’ansia e alla depressione.

Tuttavia, ci sono ancora molti segreti e curiosità da scoprire su questo straordinario composto. In questo articolo, esploreremo alcuni dei principali aspetti del CBD, dalla sua definizione e caratteristiche alla sua produzione, benefici, possibili effetti collaterali e regolamentazioni.

Mitologie e curiosità sul CBD: dai falsi miti alle curiosità storiche e scientifiche

Cos’è il CBD e come viene prodotto?

Il CBD è un cannabinoide, ovvero un composto chimico presente nella pianta di cannabis. Alcuni ricercatori l’hanno scoperto per la prima volta negli anni ’40, ma è solo negli ultimi anni che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per i suoi effetti terapeutici potenziali.

Il cannabidiolo viene estratto dalla pianta di cannabis, solitamente tramite solventi come l’etanolo o il CO2. Il risultato è un concentrato di cannabidiolo che può essere utilizzato per produrre diversi prodotti, come oli, capsule, creme e tisane.

Effetti terapeutici del CBD sulla salute umana

Il CBD ha dimostrato di avere molti effetti terapeutici potenziali sulla salute umana, tra cui:

Gestione del dolore cronico: può aiutare a ridurre il dolore cronico in diverse condizioni, come l’artrite, la fibromialgia e il dolore neuropatico.

Ansia e depressione: può aiutare a ridurre l’ansia e la depressione, migliorando l’umore e la qualità del sonno.

Epilessia: è stato approvato dalla FDA negli Stati Uniti per il trattamento della sindrome di Dravet, una forma rara di epilessia.

Sclerosi multipla: può aiutare a ridurre i sintomi della sclerosi multipla, come la rigidità muscolare e il dolore.

Altre condizioni: può anche aiutare a ridurre la pressione sanguigna, migliorare la salute della pelle e combattere l’infiammazione.

Modalità di assunzione del CBD

Il CBD può essere assunto in diversi modi, a seconda delle proprie esigenze e preferenze.

Le forme più comuni di assunzione includono:

Olio di CBD: l’olio concentrato è uno dei prodotti più popolari e convenienti. Solitamente assunto sotto la lingua e ha un assorbimento rapido.

Capsule: le capsule di cannabidiolo sono una forma comoda e discreta di assunzione. Possono essere assunte con acqua come qualsiasi altra capsula.

Creme: le creme di CBD possono essere applicate direttamente sulla pelle per ridurre il dolore e l’infiammazione.

Tisane: le tisane sono una forma popolare e rilassante di assunzione. Le foglie di cannabis vengono essiccate e macinate per produrre una polvere che viene poi miscelata con altre erbe e aromi per creare un infuso.

Le tisane di cannabidiolo possono essere assunte per via orale e hanno un’assimilazione lenta, ma duratura nel tempo.

Possibili effetti collaterali del CBD e controindicazioni

Mentre il CBD è generalmente considerato sicuro e ben tollerato, possono verificarsi alcuni effetti collaterali, come secchezza delle fauci, sonnolenza, nausea e diarrea.

Inoltre, può interagire con alcuni farmaci, quindi è importante consultare il proprio medico prima di assumerlo se si sta già seguendo una terapia.

Leggi e regolamentazioni del CBD in Italia e nel mondo

In Italia, il cannabidiolo è legale se contiene meno dello 0,2% di THC, il composto psicoattivo presente nella cannabis.

Tuttavia, in altri paesi le leggi possono essere diverse. Ad esempio, negli Stati Uniti, è legale solo se prodotto da canapa industriale e contiene meno dello 0,3% di THC.

Differenze tra CBD e THC

Mentre il CBD e il THC sono entrambi presenti nella cannabis, hanno effetti molto diversi sul corpo.

Il THC è il principale responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis, mentre il CBD non ha alcun effetto psicoattivo e può essere utilizzato in sicurezza per i suoi effetti terapeutici.

Come scegliere il prodotto di CBD migliore

Quando si sceglie un prodotto di CBD, è importante fare attenzione alla qualità e alla purezza del prodotto.

Scegliere un produttore affidabile e controllare le etichette per assicurarsi che il prodotto contenga il dosaggio corretto di CBD e che sia stato testato per la presenza di contaminanti.

Mitologie e curiosità sul CBD

Negli ultimi anni, il CBD ha guadagnato molta popolarità, ma ci sono ancora molte false credenze e miti sul suo uso e le sue proprietà.

In questo paragrafo esploreremo alcuni dei più comuni falsi miti sul CBD e scopriremo alcune curiosità storiche e scientifiche che circondano questo composto chimico. Sarà importante cercare di capire cosa sia vero e cosa non lo sia per poter prendere decisioni informate sulla sua potenziale utilità nella nostra salute e nel nostro benessere.

A tal proposito vediamo insieme quali sono miti e curiosità false sul cannabidiolo che devono essere chiariti. Ecco alcuni di essi:

1. Il CBD fa “sballare” come la marijuana: FALSO. Non ha effetti psicoattivi come il THC, il principale composto psicoattivo della cannabis.

2. E’ illegale: FALSO. Il cannabidiolo è legale in molti paesi, inclusi gli Stati Uniti, se viene estratto dalla cannabis o dalla canapa con meno dello 0,2% di THC.

3. Il CBD è completamente sicuro: FALSO. Sebbene sia generalmente considerato sicuro, può causare effetti collaterali come secchezza delle fauci, sonnolenza, diarrea e cambiamenti nell’appetito.

4. E’ un rimedio miracoloso: FALSO. Sebbene possa avere molti benefici per la salute, non esiste una cura miracolosa per le malattie.

5. Non ha effetti collaterali: FALSO. Come tutti i farmaci, il cannabidiolo può causare effetti collaterali, sebbene siano generalmente lievi.

6. Può causare dipendenza: FALSO. Non ci sono prove che il CBD sia dipendenza-forming.

Oltre ai miti falsi, ci sono anche alcune curiosità storiche e scientifiche sul CBD:

Isolato per la prima volta nel 1940 dallo scienziato Roger Adams.

Sono stati pubblicati studi relativi la sua capacità di ridurre l’ansia, l’infiammazione, il dolore e le convulsioni.

Il cannabidiolo è stato approvato dalla FDA negli Stati Uniti per il trattamento dell’epilessia in alcuni casi.

Un recentissimo studio pubblicato su SCIENCE inoltre lo classifica come inibitore dell’infezione da SARS-CoV-2.

Il CBD può interagire con alcuni farmaci, quindi è importante consultare un medico prima di usarlo se si sta assumendo altri farmaci.

Ci sono state diverse ricerche sugli effetti del CBD sulla dipendenza da oppiacei e altri farmaci, ma è importante notare che gli studi sono ancora in corso e ci sono limitazioni nelle ricerche finora condotte.

Tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Substance Abuse nel 2013 ha suggerito che il CBD può aiutare a ridurre l’auto-somministrazione di eroina da parte dei dipendenti.

Il CBD è stato somministrato a un gruppo di ratti che erano stati addestrati a somministrarsi eroina in autonomia, e gli scienziati hanno osservato che i ratti che avevano ricevuto il CBD erano meno inclini a somministrarsi l’eroina rispetto ai ratti che avevano ricevuto un placebo.

Inoltre, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Addiction nel 2019 ha concluso che il CBD può ridurre i sintomi di astinenza da oppiacei, come l’ansia e la nausea.

Gli scienziati hanno somministrato il CBD a un gruppo di pazienti che stavano cercando di smettere di usare gli oppiacei, e hanno osservato una riduzione significativa dei sintomi di astinenza.

Tuttavia, è importante notare che ci sono limitazioni a questi studi, e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati e capire meglio come il CBD può essere utilizzato come parte di un programma di trattamento per la dipendenza da oppiacei e altri farmaci.

Conclusione

In conclusione, il cannabidiolo è un composto chimico promettente con molte potenziali proprietà terapeutiche. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai falsi miti e alle curiosità infondate che circondano questo composto.

Mentre le ricerche continuano a studiare gli effetti del CBD sulla salute, è essenziale consultare un medico prima di utilizzarlo come parte del proprio regime di cura.

In questo modo, si possono prendere decisioni informate sulla sicurezza e l’efficacia del cannabidiolo, consentendoci di sfruttare al meglio i suoi potenziali benefici terapeutici in modo responsabile e consapevole.